Il castello di PERTICA o PERTIA si trova fuori dal centro abitato di Sparone, lo si raggiunge con un sentiero che costeggia a mezza costa la montagna sul versante orografico sinistro dell’Orco seguendo le indicazioni per la Casaforte di Pertia.
Il maniero è fantasiosamente disegnato e descritto come fortissimo castello dal cronista Azario nel suo “De Bello Canepiciano” del 1362, un edificio contro il quale nessuno poteva portare attacchi perché costruito su una rupe alta un miglio e con accesso facilmente difendibile tra le rupi.
La leggenda vuole che la poderosa roccaforte in pietra sia appartenuta a re Arduino e che fosse collegata alla Rocca di Sparone.
Durante la guerra del Canavese che contrappose le famiglie Valperga e San Martino vi fu la conquista, nel 1339, della casaforte di Pertia ad opera di Giovanni Valperga il Maggiore, grazie alla complicità degli abitanti del luogo, evento che cambiò i rapporti di forza tra le famiglie rivali a tutto vantaggio dei Valperga.
Nel XVI secolo il forte venne saccheggiato dagli Spagnoli; nel 1568 è citato in un documento come già in rovina.
Oggi sono ancora visibili alcuni elementi notevoli dell’architettura medievale gli antichi portali trilitici medioevali e la caratteristica imponente muratura in pietra a spina di pesce. Restano parte dei due corpi di fabbrica che si elevavano per tre piani.
Il maniero è fantasiosamente disegnato e descritto come fortissimo castello dal cronista Azario nel suo “De Bello Canepiciano” del 1362, un edificio contro il quale nessuno poteva portare attacchi perché costruito su una rupe alta un miglio e con accesso facilmente difendibile tra le rupi.
La leggenda vuole che la poderosa roccaforte in pietra sia appartenuta a re Arduino e che fosse collegata alla Rocca di Sparone.
Durante la guerra del Canavese che contrappose le famiglie Valperga e San Martino vi fu la conquista, nel 1339, della casaforte di Pertia ad opera di Giovanni Valperga il Maggiore, grazie alla complicità degli abitanti del luogo, evento che cambiò i rapporti di forza tra le famiglie rivali a tutto vantaggio dei Valperga.
Nel XVI secolo il forte venne saccheggiato dagli Spagnoli; nel 1568 è citato in un documento come già in rovina.
Oggi sono ancora visibili alcuni elementi notevoli dell’architettura medievale gli antichi portali trilitici medioevali e la caratteristica imponente muratura in pietra a spina di pesce. Restano parte dei due corpi di fabbrica che si elevavano per tre piani.