Una mostra unica nel suo genere, che racconta a trecentosessanta gradi il mondo di Munch con un’esplorazione dell’inconscio di ognuno di noi.
L’esposizione è dedicata all’artista ipnotico conosciuto in tutto il mondo per “L’Urlo”, diventata immagine iconica dell’arte. La forza della tecnologia attuale, unita a uno stile unico di denuncia e di rottura degli schemi artistici del passato, rendono l’esposizione un’esperienza indimenticabile.
Il percorso è composto da diverse aree tematiche. Si inizia con la conoscenza della vita di Munch per far comprendere i fatti più salienti che hanno condizionato la sua arte, rendendolo il “pittore dell’anima”, a partire dall’infanzia, offuscata dalla malattia, dal lutto e dal terrore di ereditare una condizione di psicosi mentale che si era di frequente presentata nella sua famiglia. Pensieri e ansie che saranno protagonisti assoluti di tutta la sua immensa produzione artistica di oltre dodicimila quadri, alcuni di questi riprodotti in un corridoio di lightboxes.
A seguire un doppio percorso di virtual reality. In una parte si consente al visitatore, comodamente seduto su sgabelli girevoli, di vedere con gli occhi di Munch e di vivere il suo rapporto tormentato con il mondo femminile. In un’altra stanza, experience nel metaverso: in un percorso in piedi, indossato l’oculus VR Quest 3, il pubblico può muoversi, camminare e agire all’interno del labirinto mentale dell’artista.
Dopo la conoscenza dell’interessante rapporto di Munch con la fotografia e il cinema, la mostra presenta l’area didattica dove grandi e piccini possono conoscere meglio il capolavoro de “L’urlo” nella sua tecnica e ispirazione, provando a ridisegnarlo e dando al contempo sfogo al proprio estro creativo.
Nella medesima stanza viene presentata l’installazione “Sotto un altro sguardo: la visione di Munch”. L’artista disegnò su piccoli bozzetti le immagini che lui percepiva, per un problema visivo, nell’occhio destro come piccole macchie nere; in gergo medico come “miodesopsie”: speciali binocoli consentono al visitatore di vedere nella stessa maniera dell’artista, per dare un’idea realistica di cosa percepiva Munch mentre dipingeva.
Un video di approfondimento sulla vita dell’artista lascia spazio all’area selfie; si gioca con gli scatti nella sala degli specchi dell’anima, illuminati in maniera scenica dalle candele: il visitatore si riflette e nella luce soffusa si smaterializza diventando opera d’arte.
Torna anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata all’arte con due spettacolari applicazioni. La prima è quella di riprodurre grazie all'AI un'immagine fotorealistica partendo dai quadri di Munch, la seconda immagina come Much avrebbe rappresentato le angosce moderne.
A fine percorso un gran finale doppio: da una parte vengono elencate le influenze dell’arte di Munch negli artisti a lui successivi e nella nostra quotidianità; dall’altra è costruita l’area visual dove, come il tormento di Munch si trasformava in dipinto, il subconscio diventa immagine visiva con ombre, materia in movimento, occhi, fusione di corpi, amore, gelosia e rappresentazione del dolore. Il video unisce in un unico percorso colori ed emozioni dell’artista: il periodo bianco come speranza, il periodo blu come perdita, il periodo giallo come amore e gelosia, il periodo rosso come natura e morte, il periodo azzurro come rinascita.
Viale Balsamo Crivelli 11, Torino
Tariffe
sabato, domenica e festivi
dal martedì al venerdì
Maggiore di 65 anni, Abbonamento Musei, studenti universitari fino ai 26 anni
sabato, domenica e festivi
Maggiore di 65 anni, Abbonamento Musei, studenti universitari fino a 26 anni
dal martedì al venerdì
Possessori Torino+Piemonte Card
sabato, domenica e festivi
Possessori Torino+Piemonte Card
dal martedì al venerdì
minori di 6 anni
Orari
ultimo ingresso un'ora prima dell'orario di chiusura.
aperture speciali: 20, 21 e 25 aprile, 1 maggio, 2 e 24 giugno