Una serata per ricordare Graziano Frungieri, un amico, un ricercatore, un ragazzo.
I Vuoti di Grazia, emblema delle imperfezioni del quotidiano, prendono forma in immagini, testi e musica.
Si inaugura una mostra fotografica degli scatti che lo stesso Graziano ha creato negli ultimi anni, durante i suoi viaggi: immagini urbane e suburbane - dialoghi tra elementi antropici e naturali che contaminano quell’idea di compimento formale, volutamente disattesa dall’autore - si distribuiscono delicatamente nella galleria di un museo e di quartiere emblematico per Graziano.
In Borgo Campidoglio, inoltre, dal 2018 risuonano le voci di IntheCoro, progetto corale di Maria Messina, cantautrice d’adozione torinese, che si esibiscono con un repertorio di brani a cappella, alternati a una selezione di testi che evocano lo spirito stesso dell’appuntamento: non una commemorazione, né un evento mondano, semplicemente una serata, un tempo per contemplare quell’indefinito vuoto che gli umani sentono, lasciano, a volte cercano.