Già dai tempi di Plinio, nei territori torinesi, si producevano dolci alla ricotta e un particolare torrone realizzato con pinoli ma, sotto il Regno dei Savoia, la piccola pasticceria artigianale conobbe il suo massimo splendore.
Dal ‘700 fino a primi decenni del ‘900, era impensabile sorseggiare una cioccolata calda senza accompagnarla con i classici “bagnati”, piccole delizie fatte apposta per essere intinte.
Queste dolci prelibatezze dette anche “paste”, facevano sognare il popolo, deliziavano i palati esigenti dei nobili e incantavano poeti, intellettuali e potenti di tutta Europa. L’eredità della piccola pasticceria che è giunta fino a noi è straordinaria: gli Amaretti, gli Anisini, i Baci di Dama, le Bignole, i Brut e Bon, i Biscotti della Duchessa, i Canestrelli, i Cri Cri, gli Eporediesi al cacao, i Marron Glacés, le Meringhe, i Nocciolini, i Savoiardi, i Torcetti, gli Umbertini, gli Zest sono solo alcune delle infinite dolci seduzioni che si possono assaporare nelle piccole pasticcerie artigianali del territorio provinciale.