Dai porcini ai laricini, dai reali ai chiodini, la raccolta è antichissima e numerose sono le varietà presenti su tutta la fascia pedemontana e nelle valli. Patrie indiscusse dei funghi sono Giaveno e San Pietro Val Lemina ma nel Pinerolese, Val Sangone e Canavese numerose sono le sagre autunnali dedicate al fungo.
Il più importante concorso enogastronomico è il “Fungo d’oro”, con la partecipazione di numerosi chef, ospiti internazionali ed allievi delle scuole alberghiere italiane.
La Città di Giaveno ha regolamentato le varietà di funghi di cui è ammessa la vendita sul suo mercato quotidiano stagionale sito in via Coazze.
I funghi si gustano crudi o impanati, trifolati, sott’olio e sott’aceto.
Particolarmente apprezzati sono anche le spugnole, i prataioli, le lepiote o mazze di tamburo, i “bruin” e i "mutun". Ai ricercatori, sempre muniti di apposito tesserino rilasciato dalle Comunità Montane del territorio, è consigliato di assicurarsi sempre prima del consumo della qualità commestibile dei funghi raccolti!
Molte specie si possono confondere, specie se sono esemplari giovani; la prudenza non è mai troppa!