I Musei Reali rendono omaggio a Giuseppe Maraniello (Napoli, 1945), uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, con una mostra allestita nei Giardini Reali e al primo piano della Galleria Sabauda.
L’esposizione presenta una serie di 14 opere scultoree e ambientali che dialogano con gli spazi storici e monumentali.
Le opere di Giuseppe Maraniello, definitesi progressivamente attraverso la combinazione di tele, materiali di recupero ed elementi scultorei in bronzo e ferro, si sviluppano secondo diverse soluzioni, sia a parete, sia nello spazio architettonico e paesaggistico, secondo una sintesi tra la memoria di temi e immagini e l’elaborazione dei materiali.
Nelle sculture di Maraniello, anche di grande formato, allestite nei Giardini Reali, le figure del suo mondo fantastico prendono forma in situazioni di forte impatto visivo. Qui s’incontrano demoni, come il diavolo alato che ricorda le immagini del Cimitero Monumentale di Pisa, centauri della mitologia greca che si combattono in un duello, in una sorta di allegoria dell’uomo che lotta contro sé stesso, figure di funamboli e di ermafroditi, oltre ad alambicchi, otri, borracce che ricordano certe forme disseminate in molti dei dipinti di Hieronymus Bosch.