Con le oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse, il museo racconta l’evoluzione dell’automobile da mezzo di trasporto a oggetto di culto. È uno dei musei a carattere tecnico-scientifico più famosi al mondo. Tappa obbligatoria per gli appassionati delle quattro ruote, il Museo nasce nel 1932 sulla riva sinistra del Po da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia.
La ristrutturazione del 2011 ha contribuito a riposizionare la realtà museale nel panorama culturale italiano: la nuova esposizione - inserita nel 2013 dal quotidiano inglese The Times nella classifica delle 50 migliori al mondo - si sviluppa su tre piani ed è un viaggio emozionale tra vetture d’epoca e auto da sogno, importanti prototipi e modelli iconici, mentre in sottofondo risuonano canzoni degli anni Sessanta e il ruggito dei motori della Formula Uno.
Prenotazione dedicata ai possessori di Torino Piemonte Card con diritto di prevendita pari a € 1: clicca qui
Prenotazione per individuali non obbligatoria; prenotazione gruppi obbligatoria.
Servizi
Referente: Marzia Tholozan 011677666; [email protected]
Tariffe
Compreso tra 18 e 25 anni, Maggiore di 65 anni, Forze dell'ordine, gruppi di minimo 15 pax, soci ACI, soci Slow Food, vigili del fuoco
Accompagnatori di disabili, Insegnanti, Giornalisti con tesserino, guide turistiche abilitate, invalidità superiore al 67%, minore 6 anni, possessori di Abbonamento Musei
Compreso tra 6 e 17 anni
Possessori Torino+Piemonte Card
Orari
Family
Accessibilità
disponibile 1 carrozzina
Pets
Scuole
Design
Dalle carrozze a vapore di fine Ottocento ai capolavori di design degli anni ’50, dalle auto protagoniste di corse epiche e viaggi memorabili ai prototipi che hanno guidato gli orientamenti futuri della ricerca, il percorso espositivo ripercorre la continua evoluzione dell’automobile, raccontando la grande passione che ha spinto costruttori, imprenditori e piloti a puntare sul mezzo di trasporto simbolo del Novecento.
Nel 2011, il restauro dell’edificio (originariamente realizzato nel 1960 su disegno di Amedeo Albertini), è opera di Cino Zucchi Architetti. L’allestimento interno è curato dall’architetto svizzero François Confino, già autore del Museo del Cinema nella Mole Antonelliana, che organizza la collezione secondo tre grandi sezioni tematiche: il XX secolo, cultura e società, il design. Sono inoltre presenti aree per mostre temporanee, il centro di documentazione e il centro di conservazione e restauro.