La Chiesa Parrocchiale dedicata a S.S. Salvatore sorge nel centro del paese vicino alla torre campanaria.
Benché notizie risalenti al 1297 ne testimonino l’origine medievale, fu nel 1770 che venne ricostruita con le attuali movenze di chiaro stampo tardo barocco su disegno dell’architetto Bella.
Grazie all’iniziativa dell’attivo parroco Marietti e alla partecipazione economica della popolazione, del comune, della Chiesa e del Patrono Conte d’Azeglio venne realizzato un edificio di 35 metri di lunghezza, con 3 cappelle per lato, che al suo interno è adornato di bellissimi affreschi del celebre pittore Carlo Cogrossi di Treviglio.
La facciata presenta due fasce marcapiano che la dividono in registri, i primi due occupati da sei nicchie con statue di santi ed il superiore dall’icona del Salvatore in altorilievo. Cornici mistilinee, lesene, capitelli e volute arricchiscono il profilo della chiesa, oggi dipinta con toni chiari e delicati.
Sotto il portico in pietra locale, posto a copertura del portale d’ingresso, compare la data della sua probabile edificazione, il 1827.
Dodici finestre permettono alla luce di entrare nella vasta navata unica e dar vita alle pareti su cui anche le pale degli altari laterali, gli ovali dedicati alla Via Crucis e le loro cornici sono affrescati ed arricchiti da decorazioni floreali e particolari in oro, come capitelli e festoni. Le sei cappelle laterali, così come volta e Presbiterio, sono state affrescate intorno al 1780 dal pittore Carlo Antonio Cogrossi di Treviglio e riportano ai lati, in nicchie trompe l’oeil, gli Apostoli con ai piedi un piccolo ovale in cui è rappresentato il loro martirio.
Gradini in pietra dall’andamento curvilineo, a richiamare quello della facciata, portano al presbiterio sormontato da un baldacchino rosso e occupato da un imponente e massiccio altar maggiore in laterizio e finto marmo giallo, rosso, verde, grigio, arancione.
Quattro affreschi occupano il presbiterio con scene della vita di Gesù. Dietro l’altare l’unica tela della chiesa presenta Gesù come il Salvatore. Il Cogrossi ha infine popolato le pareti dell'elaborato coro con episodi biblici successivi alla Risurrezione di Cristo.
Benché notizie risalenti al 1297 ne testimonino l’origine medievale, fu nel 1770 che venne ricostruita con le attuali movenze di chiaro stampo tardo barocco su disegno dell’architetto Bella.
Grazie all’iniziativa dell’attivo parroco Marietti e alla partecipazione economica della popolazione, del comune, della Chiesa e del Patrono Conte d’Azeglio venne realizzato un edificio di 35 metri di lunghezza, con 3 cappelle per lato, che al suo interno è adornato di bellissimi affreschi del celebre pittore Carlo Cogrossi di Treviglio.
La facciata presenta due fasce marcapiano che la dividono in registri, i primi due occupati da sei nicchie con statue di santi ed il superiore dall’icona del Salvatore in altorilievo. Cornici mistilinee, lesene, capitelli e volute arricchiscono il profilo della chiesa, oggi dipinta con toni chiari e delicati.
Sotto il portico in pietra locale, posto a copertura del portale d’ingresso, compare la data della sua probabile edificazione, il 1827.
Dodici finestre permettono alla luce di entrare nella vasta navata unica e dar vita alle pareti su cui anche le pale degli altari laterali, gli ovali dedicati alla Via Crucis e le loro cornici sono affrescati ed arricchiti da decorazioni floreali e particolari in oro, come capitelli e festoni. Le sei cappelle laterali, così come volta e Presbiterio, sono state affrescate intorno al 1780 dal pittore Carlo Antonio Cogrossi di Treviglio e riportano ai lati, in nicchie trompe l’oeil, gli Apostoli con ai piedi un piccolo ovale in cui è rappresentato il loro martirio.
Gradini in pietra dall’andamento curvilineo, a richiamare quello della facciata, portano al presbiterio sormontato da un baldacchino rosso e occupato da un imponente e massiccio altar maggiore in laterizio e finto marmo giallo, rosso, verde, grigio, arancione.
Quattro affreschi occupano il presbiterio con scene della vita di Gesù. Dietro l’altare l’unica tela della chiesa presenta Gesù come il Salvatore. Il Cogrossi ha infine popolato le pareti dell'elaborato coro con episodi biblici successivi alla Risurrezione di Cristo.
Piazza Vittorio Emanuele - 10010, Quincinetto