Da sempre le piante sono utilizzate a scopo curativo.
Nel Medioevo, in particolare, erano coltivate negli orti dei semplici, in genere collegati ai monasteri. Nel Cinquecento nascono gli orti botanici - 1544 Pisa, 1545 Padova, 1554 Firenze - e con essi gli erbari, raccolte sistematiche a fini di ricerca. La figura dell’erbolario, con le sue conoscenze botaniche, era fondamentale nella raccolta delle erbe e nella successiva fase di studio.
Sono così proposte in mostra alcune figure di erbolari storici:
• fra Bottalini, monaco alla Certosa di Collegno
• Francesco Peyrolery, nativo di Viù che per decenni nel Settecento lavorò all’Orto Botanico di Torino
• Clarence Bicknell, appassionato botanico che a fine Ottocento realizzò il suo museo a Bordighera
Il fine della mostra è però la valorizzazione della raccolta botanica del Museo Tazzetti, curata da Enrico Peter Grande, esponendo alcuni dei campioni dell'erbario.
Pillole scientifiche sull’evoluzione delle piante e sulla loro capacità di adattamento conducono in un piccolo viaggio nel mondo vegetale. Le piante, lungi dall’essere organismi semplici e passivi, hanno sviluppato nel corso di una lunga storia adattamenti che consentono loro di essere presenti in una grande varietà di ambienti e di intrattenere relazioni con molti altri abitanti della Terra.
Conoscere e proteggere queste interazioni è fondamentale per condividere un’esistenza equilibrata e rispettosa.
Piazza Luigi Cibrario, Usseglio
Tariffe
Maggiore di 65 anni, 15-26 anni
Abbonamento Musei, Accompagnatori di disabili, Persone con disabilità, under 15
Date e Orari
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
È possibile l'organizzazione di visite per gruppi o scuole al di fuori dell'orario di apertura o nei periodi di chiusura del Museo.