I fratelli di Pojana sono Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri ancora. Franco Ford, detto Pojana, era il ricco padroncino di un adattamento de Le allegre comari di Windsor ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero.
Quando Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, Pojana si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi.
Il personaggio nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che nessuno conosceva fuori dai confini della neonata Padania. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (come nei cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi.
Un enigma che si risolve in racconto grazie alla sensibilità e all'amara ironia di Andrea Pennacchi, passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente.
Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Tariffe
Fino ai 18 anni
Maggiore di 65 anni
Abbonamento Musei
Promo Revejo