Sovrastato dalle imponenti costruzioni del centro storico, Torre Canavese si distende sul declivio di un colle: dalla raccolta bellezza del luogo, il grande poeta crepuscolare canavesano Guido Gozzano trasse ispirazione per le visioni eteree e sfumate dell’abbaino secentesco della signorina Felicita.
Negli anni il paese è riuscito a consolidare la propria reputazione di “museo a cielo aperto” grazie alla visione lungimirante e innovativa del gallerista e antiquario Marco Datrino: camminando per le vie di Torre, infatti, è possibile ammirare affisse ai muri delle case (e in parte nella Pinacoteca Raissa Gorbaciova) oltre un centinaio di opere di artisti dell’ex Unione Sovietica - esponenti del “Realismo Socialista”, pittura figurativa nata intorno agli anni ’30 del Novecento e protrattasi sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale -, del Canavese e di altre Nazioni come la Cina. Nel 2009, poi, è stata inaugurata “La Viassa”, la via felliniana lungo la quale sono esposti, sotto forma di sculture dipinte, i personaggi dei film del Maestro che ha reso grande il cinema italiano nel mondo.
Negli anni il paese è riuscito a consolidare la propria reputazione di “museo a cielo aperto” grazie alla visione lungimirante e innovativa del gallerista e antiquario Marco Datrino: camminando per le vie di Torre, infatti, è possibile ammirare affisse ai muri delle case (e in parte nella Pinacoteca Raissa Gorbaciova) oltre un centinaio di opere di artisti dell’ex Unione Sovietica - esponenti del “Realismo Socialista”, pittura figurativa nata intorno agli anni ’30 del Novecento e protrattasi sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale -, del Canavese e di altre Nazioni come la Cina. Nel 2009, poi, è stata inaugurata “La Viassa”, la via felliniana lungo la quale sono esposti, sotto forma di sculture dipinte, i personaggi dei film del Maestro che ha reso grande il cinema italiano nel mondo.
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