Debordante, incontenibile, esagerato nella fisicità e nei distacchi che infliggeva in pista agli avversari, Alberto Tomba è stato per certi versi il più grande atleta italiano del secolo scorso.
Come tutti i migliori, ha indotto (o costretto) a cambiare tutto il mondo che lo circondava: dal suo sport, che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ha vissuto un'epoca di improvvisa e imprevista popolarità, fino al rapporto – sempre complicato, sempre conflittuale – tra l'Italia e i suoi figli migliori, un'Italia stravolta dalla vitalità di questo ragazzone di città, per questo motivo alieno a un mondo di montanari silenziosi.
Uno sciatore che con il suo rumore ha interrotto persino il rito nazionalpopolare per eccellenza, la finale del Festival di Sanremo.
Giuseppe Pastore è nato a Mola di Bari nel 1985. Giornalista professionista, visceralmente appassionato di sport, cinema e storie, scrive per «Cronache di spogliatoio», oltre che per «Il Foglio», «Rivista Undici», «Ultimo Uomo». Con 66thand2nd ha pubblicato La squadra che sogna. Storia dell’Italia di Julio Velasco (2020, 2024), Il Milan col sole in tasca. Gli anni 1986-1994 (2022, 2024), Ma che Coppa abbiamo noi. La maledizione europea della Juventus (2023) e Kolossal Milan. Gli anni 2001-2009 (2024).
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