Il dio della carneficina (o del massacro) è uno dei testi teatrali più famosi di Yasmina Reza, reso celebre anche dalla trasposizione cinematografica di Roman Polanski.
In un bel salotto borghese due rispettabili coppie di genitori si incontrano per parlare civilmente del litigio avvenuto tra i rispettivi figli durante un pomeriggio di giochi ai giardinetti.
L’iniziale clima cortese e civile ben presto lascia posto agli istinti più bassi. I quattro adulti si ritroveranno, loro malgrado, a scontrarsi violentemente, non solo a parole, in uno psicodramma ben scritto e coinvolgente, che lascerà lo spettatore senza parole.
Compagnia Teatrale Maskere e Gruppo Teatro Tempo uniscono forze, capacità ed esperienza per portare sul palcoscenico una commedia che si caratterizza per la sua divertente e spietata ironia, uno humour corrosivo e una sorta di noncurante cinismo che svelano allo spettatore l’irrimediabile natura crudele e selvaggia degli esseri umani, nascosta dietro la parvenza di una rispettabile famiglia borghese dei giorni nostri.
Una commedia tanto amara quanto realistica che racconta il lento sgretolarsi delle maschere di benevolenza, tolleranza, apertura mentale e dirittura morale che indossiamo quotidianamente; per far apparire, sotto quelle maschere, il ghigno del nume efferato e oscuro che ci governa sin dalla notte dei tempi: il dio del massacro. E mettere lo spettatore di fronte a uno specchio deformante nel quale scoprirà, non senza un acido imbarazzo, qualcosa che lo riguarda molto da vicino.