Ismene/Antigone (Pale Sister) di Colm Toibin è liberamente tratto dall’Antigone di Sofocle; alla chitarra Matteo Bottini.
L’Antigone di Sofocle è vista dalla prospettiva di sua sorella Ismene. Il testo segue infatti la donna mentre racconta la sua personalissima versione della famigerata sfida lanciata da sua sorella nei confronti dello zio di entrambe e re di Tebe Creonte, mentre aumentano le pressioni sulla stessa Ismene affinché agisca per vendicare sua sorella, o addirittura seguire il suo tragico esempio.
Pale Sister è una delle più recenti riletture di Antigone in chiave contemporanea - e dichiaratamente femminista - da parte di uno scrittore irlandese. Prima di lui già Seamus Heaney, Tom Paulin, Brendan Kennelly, Carl Aidan Matthews, tra gli altri, hanno sfruttato la tragedia come analogia per le divisioni che hanno dilaniato l’Irlanda a causa del dominio britannico. Incentrato sulla figura di Ismene, di cui Tóibín prende le difese, è un monologo teatrale in cui il buon senso e la pacatezza di Ismene prevalgono sull’intransigenza di sua sorella Antigone. Solo all’apparenza una “pallida” copia di Antigone, oltre che simbolo di viltà, qui Ismene emerge come portatrice di testimonianza e simbolo del ruolo vitale che le donne possono svolgere nella trasmissione della memoria a seguito di conflitti violenti.
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