Lo strano caso della morte di Pinin, o di una borgata racconta le vicende degli ultimi due abitanti di un borgo alpino, sollecitando una riflessione sul mutamento del rapporto tra uomo e montagna.
Il momento presente è particolarmente propizio per questa riflessione: mentre è ancora possibile ascoltare le voci di chi ha “vissuto” la montagna, sono sempre più coloro che con essa hanno un rapporto saltuario, consumistico o mediato da testimonianze altrui.
La drammaturgia è il risultato di una ricerca sul campo, che prevede la raccolta delle memorie degli anziani e la loro ri-narrazione alla comunità stessa, considerata come pubblico attivo e incoraggiata a intervenire.
Rappresentazione teatrale di Marco Gay e Andrea Di Falco con Caterina De Lucia, Luca Garnero, Mattia Ricciardelli, messa in scena di Marco Alotto.