La mostra personale di Pietro Meletti trasforma CSA Farm Gallery in un grande album di figurine, celebrando il piacere fanciullesco del collezionismo.
L'allestimento evoca un album da completare (72 opere, 31x27,5 cm, 2003-2005): il catalogo è un vero album di figurine che, una volta prenotato, fornisce le opere in una bustina, invitando il visitatore a un gioco che estende l'esperienza espositiva.
Le immagini nascono da La Storia, un vasto archivio digitale di Meletti, composto da fotografie rubate e a bassa risoluzione, spesso provenienti da film a luci rosse e web.
L'artista utilizza un approccio "analogico" con strumenti digitali obsoleti per esplorare la poetica del voyeurismo. Ogni opera è considerata un "multiplo" (max nove copie), sfidando l'unicità dell'opera d'arte e opponendosi al "metamercato digitale".
La mostra invita a riflettere sul contrasto tra innocenza perduta e istinto di possesso, ponendo una domanda provocatoria: qual è il valore intrinseco dell'arte rispetto al suo ruolo di mero oggetto da possedere?
Via Vanchiglia 36 , Torino