Mostra che celebra ciò che può essere considerato un vero e proprio mito moderno ma anche contribuire a fare un po' di chiarezza sull'argomento.
Radicato nell’immaginario collettivo, il “mito UFO” è alimentato dalla cultura popolare, che ha a sua volta influenzato: l’UFO è un fenomeno culturale globale che investe letteratura, cinema, televisione, arte e persino movimenti religiosi, capace di attraversare generi, media e generazioni.
Dagli “omini verdi” degli anni Cinquanta agli alieni tecnologicamente avanzati dei blockbusters moderni, il mito riflette l'evoluzione della società. A differenza del “fenomeno UFO”, legato all’esperienza personale di chi racconta di aver osservato oggetti o luci insolite nel cielo o a terra, il mito riguarda interpretazioni, narrazioni e, talvolta, speculazioni, nutrendosi di paure, sogni e speranze dell'umanità, rispecchiando aspirazioni e ansie umane.
Dalla popolarità della figura dell’extraterrestre alla pervasività del tema ufologico nella nostra vita quotidiana, dagli studi sugli avvistamenti alieni all’immaginario sui dischi volanti, l’esposizione esplora l’evoluzione del mito UFO nella contemporaneità.
L'interesse per il tema continua ad alimentare dibattiti, ricerche e speculazioni, lasciando aperta la domanda: siamo davvero soli nell’universo? Per queste ragioni, la mostra è intesa a inaugurare una nuova area espositiva permanente del museo, un contenitore simbolico per futuri incontri e dibattiti su un tema ancora caldo e in continua evoluzione.
Responsabile scientifico della mostra è Paolo Fiorino storico “ufologo” torinese, ricercatore e collezionista che negli anni ha costruito quella che molti ritengono la più grande collezione italiana di oggetti ispirati agli UFO: l’”UFO Casa Museo”. Inquirente sul campo dalla metà degli anni Settanta, ha indagato su centinaia di avvistamenti, in particolare su incontri ravvicinati del terzo tipo e testimonianze militari.
Piazza Riccardo Valla 5, Torino