In occasione di tre ricorrenze dal profondo valore civico, il 25 aprile (anniversario della Liberazione), il 2 giugno (festa della Repubblica italiana) e il 4 novembre (giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate), sei istituzioni pubbliche che hanno sede in edifici storici torinesi aprono le loro porte per offrire un percorso insolito, nel cuore della città.
Un modo per valorizzare la bellezza storica e culturale dei Palazzi, ma anche uno dei segni concreti con il quale avvicinare Istituzioni e cittadini.
L’evento è promosso da Città di Torino - Presidenza del Consiglio comunale e dalla Prefettura di Torino, con la collaborazione della Città metropolitana di Torino, di Turismo Torino e Provincia, per il Ministero della Cultura, dei Musei Reali e dell’Archivio di Stato di Torino, e per la Fondazione Torino Musei, di Palazzo Madama.
Partenza: Palazzo Civico, Piazza Palazzo di Città, 1 - ogni 15 minuti dalle 14:30 alle 15:15
Durata: 3 ore (3 ore e 30 minuti per le visite delle 14:30 e 15:00 con tour finale a Palazzo Madama)
L’itinerario ha inizio a Palazzo Civico, storica sede del municipio cittadino e si snoderà attraverso le sue sale auliche tra le quali la Sala Rossa e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale che eccezionalmente aprirà le sue porte ai visitatori. Percorse le vie che collegano il Palazzo di Città con Piazza Castello, si raggiungono i Musei Reali per la visita nelle sale di rappresentanza di Palazzo Reale, centro di comando della dinastia sabauda e prima reggia dell’Italia unita. Si sale al piano nobile attraverso lo Scalone d’Onore, si entra nel grande Salone delle Guardie Svizzere e in numerose sale fastose tra cui quella del trono e quella del Consiglio, per giungere nella Galleria Beaumont, dove ha sede l’Armeria Reale, che accoglie la raccolta dinastica di armi e armature antiche, quindi si percorre lo scalone alfieriano, che collega gli appartamenti reali con le costruzioni destinate alle Segreterie di Stato, agli Archivi di Corte e al Teatro. Dal Palazzo delle ex Regie Segreterie di Stato, antica sede di ministeri sabaudi e dal 1866 della Prefettura di Torino, il percorso prevede, la Galleria alfieriana affacciata sui Giardini Reali, un affaccio sull’infilata delle sale di rappresentanza, culminante nell’ufficio che fu di Camillo Benso Conte di Cavour, una piccola stanza dalle pareti blu, la più vicina a Palazzo Reale, rimasta intatta dalla sua prematura scomparsa nel 1861. Anche l’ufficio del Prefetto è eccezionalmente aperto al pubblico. Dalla Galleria si passa all’aula del Consiglio della Città metropolitana di Torino, già Provincia di Torino, che, con le sue decorazioni, è un’interessante espressione dei modelli eclettici propri del periodo umbertino, ispirati alla tradizione pittorica e architettonica italiana, quindi si giunge all’Archivio di Stato le cui sale furono ideate da Juvarra per conservare i documenti dell’Archivio di Corte. Questa parte della visita termina con il passaggio attraverso lo scalone juvarriano, antica via di accesso e di uscita dell’Archivio di Corte.
Le visite con partenza alle 14.30 e alle 15.00 si concluderanno a Palazzo Madama ove, accompagnati dal direttore Giovanni C.F. Villa, ci si soffermerà nella Sala del Senato del Regno d’Italia e nella Sala Feste.
Accessibilità: Il percorso è accessibile a persone con disabilità motoria, ad eccezione dello scalone di collegamento tra l’Armeria e la Prefettura. Sarà possibile utilizzare un percorso alternativo, con passaggio esterno, oppure entrare direttamente nella Prefettura saltando i Musei Reali, che potranno essere visitati in altra data.
I gruppi saranno accompagnati nella visita dai volontari delle istituzioni coinvolte, insieme a studentesse e studenti delle scuole secondarie impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro.
I tour sono gratuiti e la prenotazione è obbligatoria, con un massimo di 30 partecipanti per gruppo. È necessario registrarsi online e inviare i dati dei partecipanti (nome, cognome luogo e data di nascita) a [email protected] entro 48 ore.
Per l’accesso in Prefettura, è richiesto un documento d’identità. Le visite saranno in italiano.