Storicamente, il nome di Banchette, in antico Bancellae o Castrum Banchettarum, pare originato dai banchi di sabbia, formati dalle piene della Dora che si sono succedute nel corso dei secoli le ultime particolarmente gravi sono state quelle del 1921 e del 1993. Devastante è stata anche l’alluvione del 15 ottobre 2000 che ha causato l’allagamento di larga parte del Comune con ingenti danni. A seguito delle alluvioni del 1993 e del 2000 è stato costruito un imponente sistema di arginature che difende tutto il territorio. La costruzione delle arginature ha permesso il risanamento delle aree lungo il fiume Dora che oggi posso essere utilizzate con sicurezza.
Situata alle porte di Ivrea, Banchette è formata da un nucleo originario, denominato Capoluogo, situato attorno al castello, costruito su uno sperone roccioso sovrastante il letto della Dora.
A partire dalla fine degli anni 50 si è avuta una forte espansione urbanistica che ha portato alla costruzione di un nuovo quartiere densamente popolato denominato Borgonuovo, situato a sud del Capoluogo.
Il territorio lungo il corso del fiume Dora, è costituito da terreni agricoli molto fertili dove si ritrova la produzione con metodi biologici del Pignoletto Rosso del Canavese, antica varietà di mais. Ogni anno ad ottobre ha luogo la Sagra del Mais Rosso.
Storicamente Banchette fu legata ad Ivrea da rapporti di sudditanza, ne seguì infatti le vicende storiche e sociali. Il Castello esisteva già nel XIV secolo, come casa forte. I primi Signori noti in Banchette sono i De Civitate Ipporegiale di cui un ramo assunse il nome di Signori di Banchette nel secolo XIII. Estinti questi ultimi Banchette fu eretto feudo da Carlo Emanuele I a favore di De Dumas Francesco, Signore di Nouille, Generale di Savoia, il 2 giugno 1619. La figlia Carla Gasparina sposò il 26 febbraio 1639 Enrico Emanuele di Saluzzo, che vendette il feudo a Dal Pozzo Francesco il 16 marzo 1639. Infine, tale feudo venne ridotto nel 1721 e venduto a Pinchia Giuseppe Antonio da Ivrea, Droghiere, il 29 giugno 1722.
Situata alle porte di Ivrea, Banchette è formata da un nucleo originario, denominato Capoluogo, situato attorno al castello, costruito su uno sperone roccioso sovrastante il letto della Dora.
A partire dalla fine degli anni 50 si è avuta una forte espansione urbanistica che ha portato alla costruzione di un nuovo quartiere densamente popolato denominato Borgonuovo, situato a sud del Capoluogo.
Il territorio lungo il corso del fiume Dora, è costituito da terreni agricoli molto fertili dove si ritrova la produzione con metodi biologici del Pignoletto Rosso del Canavese, antica varietà di mais. Ogni anno ad ottobre ha luogo la Sagra del Mais Rosso.
Storicamente Banchette fu legata ad Ivrea da rapporti di sudditanza, ne seguì infatti le vicende storiche e sociali. Il Castello esisteva già nel XIV secolo, come casa forte. I primi Signori noti in Banchette sono i De Civitate Ipporegiale di cui un ramo assunse il nome di Signori di Banchette nel secolo XIII. Estinti questi ultimi Banchette fu eretto feudo da Carlo Emanuele I a favore di De Dumas Francesco, Signore di Nouille, Generale di Savoia, il 2 giugno 1619. La figlia Carla Gasparina sposò il 26 febbraio 1639 Enrico Emanuele di Saluzzo, che vendette il feudo a Dal Pozzo Francesco il 16 marzo 1639. Infine, tale feudo venne ridotto nel 1721 e venduto a Pinchia Giuseppe Antonio da Ivrea, Droghiere, il 29 giugno 1722.