Rocca Canavese è un antico centro con le sue 82 borgate e molte case sparse disseminate sulle colline: si raggiunge passando attraverso le colline moreniche delle Vaude e si estende in una vera conca naturale bagnata dal torrente Malone aperta all’orizzonte tra montagna, collina e pianura.
Il toponimo compare nel medioevo come "La Rocha" e deriva sia dalla presenza del dirupo scosceso del castello, sia dal castello stesso, costruito a dominare lo sbocco del torrente Malone verso la pianura delle Vaude.
Molti sono gli itinerari che offrono queste valli: passeggiate salutari tra il verde, passeggiate sulle tracce di testimonianze di arte e di cultura, passeggiate lontane dal caos per ascoltare la voce del silenzio.
I primi Signori di Rocca pare fossero Longobardi, discendenti di Autari, Rocca fece parte della Marca d’Ivrea, di cui era uno dei baluardi difensivi: il Malone costituiva il confine fra la Marca d’Ivrea e la Marca di Susa. Successivamente i Signori di questi luoghi appartennero ad un ramo cadetto dei primi conti del Canavese, dei quali furono vassalli. Più tardi passò sotto il dominio dei Conti di Biandrate e infine passò sotto il dominio dei Savoia.
Conosciuta quindi fin dal Medioevo come "La Rocha" ha visto più volte distrutto il suo castello, di cui oggi restano solo ruderi, di interesse sono poi la cappella della Confraternita di Santa Croce dell’XI secolo, il campanile romanico della chiesa di Sant’Alessio, cappella dell’attuale cimitero, un ponte di arcaica fattura risalente al 1722, che sormonta il torrente.
Il nome di Rocca Canavese deve la sua fama alle sue pesche ripiene con la tradizionale sagra della prima settimana di agosto nella frazione Vauda con un’intera settimana dedicata di festeggiamenti della festa patronale, il segreto del successo della sagra delle pesche ripiene di amaretti e cioccolato è la cottura negli antichi forni a legna come vuole la tradizione.
Il toponimo compare nel medioevo come "La Rocha" e deriva sia dalla presenza del dirupo scosceso del castello, sia dal castello stesso, costruito a dominare lo sbocco del torrente Malone verso la pianura delle Vaude.
Molti sono gli itinerari che offrono queste valli: passeggiate salutari tra il verde, passeggiate sulle tracce di testimonianze di arte e di cultura, passeggiate lontane dal caos per ascoltare la voce del silenzio.
I primi Signori di Rocca pare fossero Longobardi, discendenti di Autari, Rocca fece parte della Marca d’Ivrea, di cui era uno dei baluardi difensivi: il Malone costituiva il confine fra la Marca d’Ivrea e la Marca di Susa. Successivamente i Signori di questi luoghi appartennero ad un ramo cadetto dei primi conti del Canavese, dei quali furono vassalli. Più tardi passò sotto il dominio dei Conti di Biandrate e infine passò sotto il dominio dei Savoia.
Conosciuta quindi fin dal Medioevo come "La Rocha" ha visto più volte distrutto il suo castello, di cui oggi restano solo ruderi, di interesse sono poi la cappella della Confraternita di Santa Croce dell’XI secolo, il campanile romanico della chiesa di Sant’Alessio, cappella dell’attuale cimitero, un ponte di arcaica fattura risalente al 1722, che sormonta il torrente.
Il nome di Rocca Canavese deve la sua fama alle sue pesche ripiene con la tradizionale sagra della prima settimana di agosto nella frazione Vauda con un’intera settimana dedicata di festeggiamenti della festa patronale, il segreto del successo della sagra delle pesche ripiene di amaretti e cioccolato è la cottura negli antichi forni a legna come vuole la tradizione.