Cavolfiore giallo
Sano, nutriente, di colore giallo… buono e Presidio Slow Food. Ottimo anche crudo, in insalata, con olio e parmigiano, pepe e sale, è una varietà che ricorda quella romanesca. Risulta di gusto più gradevole e resiste maggiormente alla cottura mantenendo la croccantezza ed è poco odoroso. Si possono utilizzare anche le foglie verdi che avvolgono il corimbo, sono ottime. Viene seminato in aprile per raccoglierlo a fine ottobre e per tutto l’inverno grazie all’elevata resistenza al gelo di questa biodiversità.
Ravanello lungo
Compattezza della polpa e assenza di piccantezza. Queste le principali caratteristiche del ravanello lungo nato dall’incrocio effettuato da un agricoltore della zona negli anni ‘50 del secolo scorso tra una varietà locale denominata Ravanello Torino ed una ligure chiamata Ravanello Oliva. E’ un ravanello da gustare in insalata, con olio e sale, o semplicemente crudo, senza condimento. Anche le foglie fresche possono essere consumate in insalata o cotte nelle frittate e nelle minestre. Oggi è coltivato tutto l’anno.
Trippa
Comprimere la trippa per ottenere un insaccato più consistente di una salsiccia ed assimilabile ad un salame. E’ questa l’innovazione introdotta a Moncalieri fin dal Medioevo nella lavorazione della trippa. La città era infatti sede di un importante foro boario nei pressi del quale venivano macellate grandi quantità di animali ed era quindi un luogo di elezione per la lavorazione e la trasformazione di carni e frattaglie. La trippa viene generalmente consumata come antipasto dopo essere stata affettata o, più raramente, porzionata in cubetti. A volte viene condita con olio extravergine d'oliva, limone e pepe nero oppure aromatizzata con vari tipi spezie e può essere usata come base per la preparazione di piatti caldi.
Ogni anno, nel mese di ottobre, Moncalieri ospita la Fiera Nazionale della Trippa: tre giorni dedicati alla celebrazione della frattaglia con degustazioni, incontri e intrattenimenti vari.