Il galucio, dolcetto a forma di galletto che in origine veniva regalato ai bambini nei giorni di festa, era prodotto con l’avanzo dei ritagli dell’impasto del pane.
Si tratta di una pagnottella – a volte anche realizzata a forma di buata (bambola) o carabiniè (carabiniere) – con superficie zuccherata con zucchero semolato semplice oppure zucchero caramellato, realizzata con impasto di pane arricchito con burro e zucchero, il tutto cotto in forno a legna. Il dolcetto nella versione chierese non prevedeva l’aggiunta di uova.
Nel chierese, in particolare nelle panetterie di Chieri, negli anni cinquanta e sessanta del ‘900 il dolcetto a forma di gallo era piuttosto diffuso e apprezzato dai bambini.
Oggi, grazie alla memoria e all’esperienza di alcuni artigiani panettieri, il galucio ‘d Chieri ha un suo disciplinare che regola le modalità di produzione del dolce.