La Cloche 1967 non è solo un ristorante: è una storia di famiglia che nasce a Torino nel 1967, quando Pasquale e Rosa Bello aprono un piccolo locale ai piedi della collina di Superga. Pochi coperti, un’accoglienza sincera e i sapori autentici del Monferrato: così prende vita un luogo dove l’ospite si sente “in famiglia”. Il nome, “La Cloche”, fu un’idea dell’amico Armando Testa, che disegnò anche il celebre logo della campana, ancora oggi simbolo del ristorante.
Da allora tre generazioni si sono alternate con la stessa passione: Pinuccia, Tina e Carlo, poi i nipoti Riccardo e Alberto, che oggi portano avanti il progetto con energia nuova. La storia è testimoniata dai libri delle firme e dalle foto alle pareti, dai riconoscimenti come la citazione nella Guida Michelin 2005 e dalle tante persone che negli anni hanno trovato qui un punto di riferimento.
Oggi, La Cloche 1967 guarda al futuro senza dimenticare le radici. La cucina propone piatti italiani rivisitati con tecnica contemporanea, ingredienti scelti da produttori locali e un’attenzione speciale alla stagionalità. Il menu cambia con le stagioni: antipasti creativi che raccontano la freschezza della terra e del mare, paste fatte in casa, secondi che valorizzano carni di provenienza etica. Le cotture lente, le emulsioni delicate e l’equilibrio di sapori restituiscono una cucina riflessiva e sensoriale.
La cantina è curata con passione, con vini che accompagnano e raccontano i piatti, mentre la sala mantiene l’atmosfera accogliente degli anni ’70, con arredi caldi e luci soffuse. Il servizio è discreto e attento, fedele allo spirito originario: far sentire l’ospite a casa, anche in un contesto gourmet.
La Cloche 1967 è la memoria di una storia lunga quasi sessant’anni e, insieme, la promessa di nuove emozioni: tradizione e innovazione che continuano a suonare all’unisono, come una campana che non smette mai di raccontare.
Il cuoco
Riccardo Fiore
La mia storia inizia tra i fornelli della cucina di famiglia, dove ho respirato fin da piccolo gli odori della tradizione Piemontese in cucina.
Qui è dove ho imparando a cucinare osservando con ammirazione i gesti di nonna Rosa prima e dello zio Carlo e dei cuochi che erano con loro.
Sono poi cresciuto al “Circolo”, il ristorante e catering dell’Unione Industriale, dove dall’età di 26 anni, oltre ad affiancare lo Chef storico dell’Unione Industriale nelle preparazioni “a la carte”, per i banchetti e per i numerosi catering, ho appreso gli aspetti gestionali ed organizzativi di una struttura grande e diversificata nei servizi.
L’organizzazione di grandi ed importanti eventi di catering su scala nazionale, incrociata con la gestione quotidiana di fornitori e collaboratori della struttura insieme alle preparazioni della cucina sono state la mia palestra per dal 2006 al 2020.
Dal 2017 La Cloche è nuovamente nelle mani della mia famiglia e dopo un anno di affiancamento con Walter Eynard ed un periodo di doppia gestione del Circolo e de La Cloche durato fino al 2020, la cucina de La Cloche 1967 insieme alla gestione degli eventi di catering sono diventati il mio impegno principale.
La cucina
- Carne cruda battuta al coltello
- Vitello tonnato
- Flan di cardi o topinanbour con fonduta
- Tajarin funghi porcini
- Agnolotti del Plin
- Agnolotti di carne
- Finanziera
- Gran bollito misto alla piemontese
- Fritto misto alla piemontese
- Bagna Caoda
- Bonet
- Zabajone
Servizi
Coperti
Servizi
- Aria condizionata
- Carte di Credito Accettate
- Dehors
- DJ set
- Eventi/cerimonie
- Gruppi ammessi
- Intrattenimento
- Kid-friendly
- Menu tradotto in lingua
- Menu vegetariano
- Musica dal vivo
- Parcheggio
- Pet-friendly
- Prenotazione on line
- Sale conferenza
- Servizio catering