La festa dell’uva Erbaluce di Caluso è una manifestazione che unisce la goliardia dei rioni e frazioni del paese all’eccellenza vitivinicola del territorio con lo scopo di favorire l'incontro diretto con i vignaioli Canavesani.
La Festa dell’uva nasce nel 1933 per valorizzare il vino Erbaluce con musica e divertimento: la figura “regina” è la Ninfa Albaluce, mentre i cinque rioni e le quattro frazioni si sfidano per aggiudicarsi il Palio, è una delle tradizioni calusiesi più belle e di valore, che ogni anno richiama migliaia di visitatori in cerca di buon vino e divertimento.
Il percorso turistico visitabile durante la festa parte dal Chiostro dei Frati Francescani Minori, antica sede religiosa e agricola del XVII secolo, oggi centro culturale con affreschi storici e un suggestivo giardino interno.
Da qui si sale lungo Via Bettoja, storica via del commercio, fino a Piazza Ubertini, cuore pulsante del paese. Qui si affacciano l’ex Palazzo Municipale del 1751, oggi sede dell’Archivio Storico, e il murales dedicato alla città. Pochi passi conducono allo storico lavatoio alimentato dal Canale di Caluso, ingegnosa opera idraulica cinquecentesca.
Attraversando nuovamente la piazza, l’itinerario prosegue verso il Parco Spurgazzi, giardino all’inglese con alberi monumentali, fontane e resti delle mura medievali. All’interno sorge il Palazzo Valperga di Masino, già residenza nobiliare e oggi sede del Municipio e dell’Enoteca Regionale.
Uscendo dal parco, il cammino continua verso la suggestiva Porta Crealis, unica superstite delle antiche porte di accesso al borgo, per poi risalire verso Piazza Valperga su cui si affaccia la Chiesa Parrocchiale Madonna delle Grazie.
L’ultima tappa conduce ai ruderi del Castellazzo, antica fortezza medievale oggi trasformata in belvedere panoramico. Da qui, accanto ai resti della Chiesa di San Calocero, lo sguardo si apre sulla pianura torinese, l’Anfiteatro Morenico d’Ivrea e le colline vitate dell’Erbaluce, simbolo identitario di Caluso.