L'esposizione, a cura di Elisabetta Sgarbi, presenta 64 disegni a china che Francesco Tullio Altan ha realizzato nei primi anni ‘70 a Rio de Janeiro con soggetti animali e figure umane.
Una nuova arca di esseri animati, che accosta pennuti volanti, diavoletti, bipedi cornuti e donne bellissime e volitive in un mondo in cui l’umano e il bestiale si incontrano.
Le opere sono ispirate dai tratti di Dürer come dalle invenzioni di Bosch e Goya.