Il Boschetto di Natale, ospitato nella Piazzetta dei Musei Reali e all’ingresso della principale residenza sabauda, ci invita a rallentare. A respirare. A lasciarci sorprendere. All’improvviso, ciò che era solo un passaggio quotidiano diventa un piccolo viaggio: un invito gentile a entrare in un mondo inatteso.
Da ogni prospettiva, le chiome degli abeti — altezze diverse, forme morbide, onde leggere — compongono l’illusione di un bosco vero, naturale, quasi timido nel suo apparire.
Il Boschetto non si guarda soltanto: si attraversa, avvolge, abbraccia. È un’esperienza immersiva, un piccolo miracolo botanico che porta un bosco dentro la città storica, un luogo che riscalda mentre profuma d’inverno. Arrivando da Piazza Castello si apre l’ingresso principale: lì, una grande panca-candido fiocco di neve accoglie i visitatori e li invita a fermarsi, a osservare, a farsi accogliere dall’atmosfera natalizia.
Poi un percorso delicato conduce al cuore della radura, dove tre foglie di palmetta custodiscono i troni reali — rossi, luminosi, irresistibili — perfetti per una foto ricordo.