Jannik Sinner trionfa all'edizione 2024 di Nitto ATP Finals. Una finale con il fiato sospeso e un tennis ai massimi livelli quello giocato domenica 17 novembre tra Jannik Sinner ed il californiano Taylor Fritz.
Sinner ottiene il suo primo titolo ATP in Italia sotto gli occhi di un pubblico meraviglioso, all'Inalpi Arena di Torino, battendo in un’ora e 24 minuti Fritz con il risultato di 6-4 6-4.
“È fantastico. Una settimana pazzesca. È il primo titolo in Italia e significa tanto per me. Sono felicissimo. È qualcosa di veramente speciale, giocare così bene davanti a questo pubblico incredibile. Dallo scorso anno ho cercato costantemente di migliorarmi. Oggi, come è ovvio, c’era più tensione degli altri giorni perché era una finale quindi sono contento di come ho gestito questa situazione e soprattutto di condividere questo trofeo con il pubblico italiano. Da quando sono arrivato a Torino, una settimana prima dell’inizio del torneo, hanno subito cominciato a sostenermi in modo pazzesco”.
Afferma Jannik che già nel 2023 era arrivato ad un passo dalla vittoria, giocando contro Djokovic.
Con lui vince l'Italia intera, che per i prossimi 5 anni, fino al 2030, è stata ufficialmente confermata sede delle Nitto ATP FInals. Ancora incertezze sulla città. Ma nel frattempo, Torino è orgogliosa del successo del 2024 ed attende la prossima edizione 2025, dal 9 al 16 novembre, per la quale sono già in vendita i biglietti (clicca qui per info).
L’effetto Sinner ha risuonato in tutta la città di Torino e in Piemonte, tanto che il sindaco Stefano Lo Russo ha annunciato: "Chiederò al Consiglio Comunale di conferirgli la cittadinanza onoraria: oltre a essere stato un simbolo incredibile per il tennis lo è anche per Torino".
Un successo anche il programma di eventi, visite guidate, degustazioni e animazione che ha coinvolto tutta la città durante i dieci giorni, sotto il nome di Slence Please: oltre 7mila presenze, 50 talk, 150 ospiti, più di 200 eventi diffusi in città, 64 degustazioni, 43 visite guidate, circa 19mila euro devoluti alla Fondazione Ricerca Molinette e oltre 5 milioni di visualizzazioni sui social.