Attraverso musiche, testi, canti e suoni si racconta la figura di un uomo, il maestro Quintino Castagneri (1919-2007), che come una sorta di pioniere dell’etnomusicologia alla fine degli anni Sessanta del Novecento si auto-registra per documentare la musica tradizionale del proprio paese, Balme (Valli di Lanzo), per lasciare traccia di un mondo sonoro e sociale che andava scomparendo.
Un soggetto e una storia che come in un romanzo potrebbero vivere e appartenere a qualsiasi luogo attraversato dall’inesorabile passaggio del tempo. Si narra la genealogia di una famiglia, quella dei Castagneri, le cui origini certe in Valle risalgono al XVI secolo, ma è anche una riflessione sulla tecnologia e sulla solitudine: l’utilizzo di mezzi al fine di comunicare in cui però la comunicazione è mediata, appunto, da mezzi tecnologici e ciò che pervade il presente è una sorta di solitudine.
Con Flavio Giacchero clarinetto basso, sax soprano, cornamusa, voce; Luca Teghillo fisarmonica cromatica, chitarra, voce; Marzia Rey violino, voce.