Contrasto prende in prestito alcuni dei personaggi del romanzo per analizzarne la psicologia, le relazioni e le contraddizioni.
I sei personaggi - Athos, Porthos, Aramis, D’Artagnan, il cardinale Richelieu e il servo Unopertutti - sono il pretesto per raccontare, in chiave pop e contemporanea, del bene e del male, di inclusione, senso di appartenenza. Come bambini che scoprono il lato più crudele dell’essere umano, i personaggi si rincorrono in una sequenza quasi gratuita di piccoli sgarbi, ripicche, vere e proprie vendette che finiscono per sconvolgere la narrazione originaria di Dumas.
Spesso vista come icona dell’universo maschile, in questo caso la vicenda viene analizzata e reinterpretata soprattutto da un punto di vista femminile: le valorose guardie del Re sono donne.
In un contesto storico stravolto al servizio della ricerca drammaturgica, tra risate e lacrime, una Parigi romantica e irrazionale sarà la cornice per le ultime ore del (malvagio?) cardinale Richelieu.