Qual è il ruolo dei suoni delle parole nella formazione dei significati?
Tutti sanno che onomatopee come miao, botto e tic tac possono imitare suoni ambientali. Ma molte lingue usano ideofoni come zig zag, lemme lemme o quatto quatto per raffigurare eventi non sonori, come movimenti o stati d’animo. Persino parole comuni come scivolare o incespicare, qui o là riproducono col suono certi aspetti delle realtà che designano.
Questo fenomeno prende il nome di fonosimbolismo.
L’intervento affronterà l’argomento in una prospettiva naturalistica, mostrando gli strumenti e i metodi che si possono applicare all'analisi dei suoni del linguaggio per esplorare il nesso tra i loro valori sensoriali e i loro valori linguistico-culturali, ma suggerendo anche qualche implicazione teorica per l'eterno dibattito sulle origini della parola.
Conferenza a cura di Luca Nobile, Università Bourgogne Europe di Dijon.