Castellamonte è una cittadina del Canavese, nota per la produzione di ceramiche artigianali ed artistiche. Il territorio si adagia sulle colline e dalla cima del colle, dove sorgono le rovine del castello dei Conti San Martino e da dove si gode di una splendida vista che abbraccia i monti delle valli Orco e Soana, i colli e la pianura.
Il borgo medioevale di Castellamonte si sviluppa a semicerchio intorno al colle. Risale al 1842 l'avvio dei lavori di costruzione della Chiesa Parrocchiale, affidati all'architetto Alessandro Antonelli, famoso per la Mole di Torino e la cupola di S. Gaudenzio a Novara, col compito di progettare una struttura che doveva coprire un'area di poco inferiore a quella di S. Pietro a Roma. Del progetto iniziale rimangono le mura esterne realizzate con pietre provenienti dal torrente Orco alternate a mattoni rossi che, per la loro forma circolare sono conosciute con il nome di Rotonda Antonelliana e che ogni anno costituiscono il suggestivo scenario della Mostra della Ceramica e di altre manifestazioni.
La Chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, fu realizzata nel 1875 dall'architetto Formento e nella Piazza principale della Chiesa si erge solitario il campanile romanico del XII sec. che nel 1762 è stato sopraelevato in stile barocco per realizzare una cella campanaria. Nel centro della città, poi, sono presenti due palazzi gentilizi: quello dei Conti di Castellamonte, risalente al XVI sec., caratterizzato da archi e logge, e il palazzo dei Conti Botton, interamente ricostruito nel XVIII sec. e sede del Comune dal 1854 al 1990. Attualmente ospita la bellissima "Raccolta Civica di Terra Rossa ", un vero e proprio museo della ceramica. Il Palazzo dei Conti di Castellamonte, che è un fabbricato rurale che si affaccia su Piazza Marconi, fu di proprietà dei Conti Aimone di Castellamonte e venduto ai Conti di San Martino Castelnuovo nel 1611. Diventato poi di proprietà dei Conti Ricardi di Netro nel 1950, in seguito all'estinzione del ramo dei San Martino Castelnuovo, l'edificio fu infine alienato nel 1978. Dal punto di vista storico-architettonico, il palazzo deve essere considerato come il migliore di Castellamonte.
Fu alla fine del ‘700 che si sviluppò a Castellamonte la lavorazione della terra rossa e nacquero i primi caminetti “Franklin”. Il prodotto più conosciuto è la stufa, apprezzata sia per le sue funzionalità che per la sua estetica di design, che per le suggestioni storiche con decorazioni policrome che rendono ogni pezzo unico. Tutti i prodotti sono certificati a norma di legge. Castellamonte fa parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica.