Il titolo della mostra rimanda alla pratica agricola di rimuovere foglie e fiori appassiti di una pianta per stimolarne la crescita.
Riprendendo la metafora di un ritorno all’essenziale per liberare nuove energie, l’esposizione accoglie le opere più rappresentative della ricerca artistica di Yto Barrada, tra cui film, sculture, installazioni, tessuti e stampe, alcune delle quali appositamente realizzate per l’occasione.
Tra echi, rimandi e sperimentazioni visive presenti in mostra, Yto Barrada trae ispirazione dalla teoria del colore dell’artista, collezionista e filantropa Emily Noyes Vanderpoel (1842-1939), descritta nel libro Color Problems: A Practical Manual for the Lay Student of Color che - pensato per un pubblico di donne, specialmente sarte, fioriste e decoratrici - mostrava le rivoluzionarie tavole di analisi del colore dell’autrice, dove le immagini degli oggetti sono trasformate e tradotte in griglie geometriche.
Yto Barrada reinterpreta in maniera analoga la storia attraverso gesti contemporanei legati alla natura degli oggetti esposti. Nella serie Color Analysis propone griglie di velluto tinte a mano in cui applica la tecnica di Vanderpoel per trasformare immagini che trae dalla collezione personale di antichità di Vanderpoel stessa, da opere del MAO e da un disegno di Marisa Merz.
Tariffe
Possessori Torino+Piemonte Card
Maggiore di 65 anni, 10-26 anni, gruppi organizzati min. 10 persone, possessori di Pyou Card, possessori Artsupp Card
Persone con disabilità, Accompagnatori di disabili, Abbonamento Musei, bambini fino a 10 anni, membri ICOM, giornalisti con tessera in corso di validità o accreditati, amici Fondazione Merz, possessori membership card della Collezione Peggy Guggenheim, Passaporto Culturale-Nati con la Cultura