Susa, incastonata tra le maestose Alpi, è una vera e propria perla storica. Da millenni, questa città è stata un punto nevralgico per le comunicazioni tra Italia e Francia, testimoniando la sua importanza strategica e culturale.
Passeggiare per le vie di Susa è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Dalle vestigia celtiche ai monumenti romani, fino alle architetture medievali e rinascimentali, ogni angolo della città cela un tesoro nascosto.
Cosa non perdere a Susa in un giorno:
Chiesa di Santa Maria del Ponte:
Eretta nel XIII sec. conserva all’interno splendidi affreschi e, nel museo diocesano adiacente, il trittico del Rocciamelone del 1358.
Torre del Parlamento:
un'imponente torre medievale, nascosta tra i vicoli del centro storico.
Casa de’ Bartolomei
Curioso edificio medievale con un ricco melting pot di stili architettonici, ingloba la torre dell’orologio. Ha dato i natali ad Arrigo de’ Bartolomei ricco giureconsulto citato da Dante nella Divina Commedia.
Cattedrale di San Giusto
Fondata nel 1027 si sviluppa sulle preesistenti mura romane inglobando parte dell’adiacente porta romana. Il suo alto campanile medievale svetta sulla città, mentre all’interno le forme barocche e ottocentesche prevalgono sull’antico impianto romanico.
Porta Savoia:
Chiamata anche porta del Paradiso. Porta di epoca romana in pietra e mattoni ricca di finestre a tutto sesto. Costruita nel III sec rappresenta l’ingresso da nord nella città.
Mura romane e parco archeologico.
Susa città romana. Le numerose e importanti testimonianze di epoca romana in quota, costituiscono un unicum storico insieme ad Aosta
Arco di Augusto
Ve lo sareste mai immaginato di vederlo qui, in mezzo alle montagne piemontesi?? Questo elegante arco in marmo bianco da oltre duemila anni sorge sull’antica strada delle Gallie e suggella il patto di alleanza tra l’Impero Romano e il regno dei Cozii.
Aquedotto Romano e terme Graziane
I suoi archi poggiano su resti di un altare votivo di origine celtica e portavano acqua fresca, dalle vicine montagne, alla città.
Anfiteatro romano.
La più piccola arena d’Italia (cavea di 45m x 37) veniva utilizzata per gare, lotta di gladiatori, teatro e musica. Ricoperto nei secoli dalle numerose esondazioni del vicino fiume, fu riscoperto a inizio anni ‘50. Ora è utilizzato per il Palio dei Borghi, rievocazione storica dove si celebra la figura della contessa Adelaide di Susa.
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